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Può la moda, fenomeno effimero per eccellenza, rappresentare una forma di agire economicamente responsabile? Ciò che indossiamo è in grado di segnalare, oltre ai gusti e alle inclinazioni personali, anche le idee e i valori di riferimento della nostra vita? L'emergenza del consumo responsabile mostra come oggi i beni presenti sul mercato abbiano sempre più un valore simbolico. Partendo da tale considerazione, il volume vuole interrogarsi sull'esistenza di forme di responsabilità proprio nel settore del tessile-abbigliamento, all'apparenza poco attento ai valori della solidarietà. Le due autrici, durante la loro indagine qualitativa, si sono imbattute in un universo molto variegato, in cui la solidarietà assume forme diversificate che vanno dal destinare a progetti sociali parte dei profitti, a joint-venture fra cooperative del Sud e stilisti del Nord del mondo; da produzioni frutto del lavoro e della creatività di persone socialmente svantaggiate a capi fatti con materiali organici. Pur con la consapevolezza che ancora molto resta da studiare, il testo traccia una nuova pista nel mondo dei consumi responsabili. Si descrivono, in particolare, i fenomeni della moda biologica come forma di rispetto dell'ambiente e di attenzione alla salute personale, della moda solidale come sensibilità verso i diritti dei lavoratori e solidarietà verso differenti categorie di persone, della moda dell'usato come scelta di sobrietà e di anti-consumismo.